21/04/18

schede piante officinali più note

Piante officinali più comuni 
Varietà, proprietà e costituenti solo per uso esterno


Premetto che, ogni pianta officinale, ogni tipo di estrazione, ogni abuso nell'uso


improprio di queste piante, può avere controindicazioni sia per costituenti che per gli effetti tossici anche soggettivi, senza dimenticare che "è la dose che fa il veleno" 


ALOE
(trovate un articolo a parte QUI)




ARNICA

L'Arnica montana L., è una pianta tra le più importanti in campo erboristico per i suoi costituenti attivi. Per la sua proprietà antiflogistica è preziosa in creme e pomate contro traumi, ematomi e infiammazioni, flebiti e disturbi articolari.
I costituenti chimici principali sono:
polifenoli, flavonoidi, tannini, cumarine, olio essenziale, terpeni e derivati; l'elenalina contenuta, è uno dei principi attivi coinvolti nei processi anti-infiammatori mentre le proprietà antisettiche e analgesiche sono attribuite a molecole dall'attività battericide e fungicide. I polisaccaridi, contenuti nel fiore hanno attività immunostimolanti. Ma l'azione più importante dell'arnica, deriva dall'olio essenziale ed i flavonoidi per il trattamento dei traumi ed ematomi. Svolge anche un'azione benefica sulla circolazione perchè stimola la circolazione sanguigna e linfatica.
La sua azione antiossidante e anti-infiammatoria, stimola la rigenerazione dei tessuti e combatte l'invecchiamento cellulare
La TM si utilizza per contusioni e traumi, ma da non usare mai su cute lesionata
L'olio di arnica è adatto per massaggi in caso di dolori articolari, muscolari e agisce anche come antidolorifico. Bisogna fare però, molta attenzione all'uso sconsiderato o alle alte percentuali di questi estratti e di prodotti che li contengono in quanto può determinare ipersensibilizzazione e tossicità

ARTIGLIO DEL DIAVOLO

L'Harpagophytum procumbens detto "arpagofito" è una pianta di origine africana strisciante, di cui si utilizzano le radici secondarie. La radice è dotata di numerosi uncini, la radice primaria, invece, penetra ad 1m di profondità da cui si diramano per un raggio di circa 2m le radici secondarie
I costituenti attivi dell'artiglio del diavolo, sono riconosciuti nei fitosteroli e particolarmente nel beta-sitosterolo, acido caffeico e clorogenico, triterpeni e diversi flavonoidi che hanno un'azione antiossidante. La sua attività più efficace è analgesica, antipiretica e anti-infiammatoria, dovute ai suoi costituenti attivi gli "Arpagosidi" contenuti nella radice, di cui l'efficacia è dimostrata contro il dolore da tendiniti, artriti reumatoidi, cervicali e dolori generici come contusioni e reumatismi
L'estrazione in TM è utilizzata in creme e pomate per dolori articolari, lavora bene in sinergia con l'arnica, in quanto ricca di terpeni e flavonoidi
L'ES (estratto secco), contiene i suoi principi attivi nelle foglie e frutti. E' tra le piante officinali più ricca di documentazione che riguarda il fitocomplesso più che come singolo PA. Non mancano gli effetti collaterali essendo un ipoglicemizzante e interagisce con alcuni farmaci come i cortisonici





BARDANA

L'Arctium lappa L. è il suo nome scentifico.
Si utilizzano sia radici che foglie, ma anche rizomi e frutti. Le radici vanno raccolte dal primo al secondo anno di vegetazione
le foglie sono grandi a forma di cuore, i fiori color porpora racchiusi in brattee uncinati, compaiono d'estate
I suoi costituenti chimici sono:
olio essenziale, lignani (arctiina), acido caffeico e derivati, polisaccaridi, triterpeni, tannini, sali minerali.
La bardana ha proprietà terapeutiche contro le dermatiti, acne, eczemi, psoriasi e nei trattamenti del cuoio capelluto, contro la forfora. Agisce come antibatterico, antiossidante e anti-infiamamtorio ed efficace contro microrganismi della salmonella. Gli estratti di bardana, grazie all'azione dei lignani risponde ottimamente come antinfiammatorio. L'estratto acquoso ha un'attività antiossidante, specialmente con l'uso della radice, giova beneficio come trattamento antiseborroico del cuoio capelluto e della psoriasi
I lignani contengono il completto vitaminico B, aminoacidi essenziali, oligoelementi, tannini e resine, ma soprattutto inulina, che ha un'azione drenante, purificante e detossicante. Una lozione in forma di estratto anche TM, oltre che per infusione, svolge un'azione ad uso topico e combatte acne, punti neri ed è adatta per  pelli grasse. Le foglie di bardana pestate e applicate sulla puntura di zanzare e altri insetti come vespe e calabroni, calmano rapidamente gonfiore e dolore. Non è indicata durante i primi 21 giorni di gravidanza.

CALENDULA

La più conosciuta ed utilizzata è la Calendula officinalis
I suoi costituenti chimici più importanti sono:
flavonoidi, carotenoidi, triterpeni, fitosteroli, olio essenziale, tannini
La calendula non si usa tanto per uso interno, ma sicuramente per uso topico, per la sua attività antinfiammatoria, immunostimolante, cicatrizzante. La sua attività antinfiammatoria è dovuta alla presenza dei triterpeni che favoriscono la produzione del collagene e della fibrina, quindi per la rigenerazione dei tessuti. In particolare la sua azione antinfiammatoria e cicatrizzante è esercitata dalle estrazioni impiegate per la guarigione delle ferite, per le ustioni e infiammazioni, sotto forma di unguenti, pomate e creme ad uso topico, ma anche per le affezioni cutanee come congiuntiviti, eczemi, punture d'insetti, vene varicose e vari tipi di disturbi vascolari
L'accelerazione della guarigione delle ferite è dovuta alle proprietà vulnerarie, quindi per i medicamenti ad uso esterno che rigenerano e risanano le lesioni cutanee, questa azione è attribuita in particolare ai carotenoidi molto simili alla Vit.A. I flavonoidi e le saponine hanno un'attività antimicrobica  contro i batteri gram-positivi (vedi articolo sulla microbiologia). L'estrazione dei costituenti liposolubili è ottima in forma di oleolito 

 CAMOMILLA

Come per molte piante officinali (non tutte) anche la camomilla si differisce per varietà. Nella camomilla si distinguono le specie dai capolini, da cui si ricavano i PA, le varietà dalle azioni benefiche sono:

-Matricaria recutita L., Matricaria chamomilla L. o comune o tedesca
-Anthemis nobilis L.,Chamaemelum nobile L. (detta romana).

Anche se molto simili pare che la Tedesca possieda azioni più potenti come antinfiammatorie, antimicrobiche, antisettiche, sedative; mentre la Romana sembra più adatta per via interna per le sue azioni carminative, antispasmodiche e antiematiche
La tedesca viene considerata una panacea per il suo uso esterno.
Da ricordare che i PA della camomilla sono caratterizzati da costituenti sia idrofili che lipofili ma hanno funzionalità diverse in base alle caratteristiche 
-I costituenti idrofili più importanti sono flavonoidi e cumarine che esercitano un'azione sedativa, calmante e antiossidante,  le estrazioni in acqua come ad esempio un infuso, non ha proprietà lenitive in quanto non estrae l'azulene, ma solo proprietà sedative, come impacchi oculari in caso di congiuntivite, la sua più nota azione è dovuta alle proprietà "calmanti" sulle irritazioni.
-I costituenti lipofili sono caratterizzati in particolare dai terpeni, cumarine, azulene (bisabololo dai capolini), questi sono i costituenti più adatti per uso esterno per via dell'estrazione in olio essenziale e le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e lenitive. 
La peculiarità è data dall'azulene che è una sostanza liposolubile ed è il componente dell'olio essenziale, considerato antidoto dell'istamina, ha un colore blu grazie alla colorazione contenuta. L'azulene, scoperto intorno al 1400 ottenuto dalla distillazione della camomilla, veniva usato come colorante  e per i suoi effetti benefici. Nelle preparazioni è un componente adatto per pelli sensibili e alleviare arrossamenti cutanei. La differenza sostanziale delle due varietà sta nel fatto che il metodo di estrazione dei principi attivi ha caratteristiche differenti

ELICRISO

L' Helichrysum italicum è una pianta arbustiva della tipica macchia mediterranea, caratterizzata da fiori piccoli dal colore giallo, un fiore estivo dall'aroma e un profumo che ricorda molto quello della liquirizia. I suoi costituenti chimici sono gli oli essenziali e flavonoidi
Le sue proprietà attive sono antinfiammatorie, antiossidanti, antifungine e antibatteriche, la sua azione antinfiammatoria viene esercitata proprio dall'attività antiossidante dovuta ai flavonoidi che inibisce la formazione dei radicali liberi con un'azione free-radical scavenger, i flavonoidi inoltre hanno proprietà antieritematose e fotoprotettive, specialmente per i trattamenti delle affezioni cutanee come  eczemi e psoriasi. L'olio essenziale ha un azione antiallergica a livello respiratorio. L'efficacia degli estratti di elicriso per via topica, a livello popolare, riguarda i rimedi contro i disturbi della pelle, come dermatiti, acne, smagliature come rigenerante dei tessuti. L'uso esterno con estratto di elicriso, sia come TM che in forma di oleolito, migliora la sua attività in sinergia con calendula e iperico

IPERICO

L'Hypericum perforatum è anche detto l'"Erba di san giovanni" in quanto, secondo la tradizione popolare, i fiori vengono raccolti il 24 giugno, in particolare di notte, sembra dare a queste piante un potere eccezionale contro tutte le malattie. Ma passiamo ai fatti.
Di questa pianta si usano le sommità fiorite dai fiori gialli circondati da vescicole scure e con delle foglioline costituite da bollicine che le fanno apparire bucherellate, da qui il nome "perforatum", se strofiniamo i fiori sulla pelle lasceranno una tinta di un rosso scuro in quanto i petali contengono i pigmenti giallo e rosso, il pigmento rosso prende il nome di "ipericina". L'ipericina interrompe i mediatori del sistema nervoso aumentando la melatonina, specialmente durante il sonno, per questo motivo lo favoriscono, inoltre incrementa la serotonina riequilibrando l'umore, questo è il motivo per cui alcuni farmaci antidepressivi, la contengono
I costituenti chimici dell'Iperico sono:
flavonoidi, oli essenziali, melatonina, tannini, iperforina, ipericina
L'oleolito d'iperico, utilizzato per macerazione dei fiori in olio, ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. 
Riguardo l'uso topico, l'iperico è indicato nel trattamento della cute per favorire la guarigione da bruciature, ustioni, ferite, come cicatrizzante e in particolare grazie all'ipericina
Riguardo altri impieghi ad uso esterno viene utilizzato nel rimedio contro i dolori muscolari
Importante tenere presente che l'iperico è fotosensibilizzante e può causare eritemi cutanei dopo l'esposizione al sole e non è una pianta totalmente innocua, per questo va usata con cautela per evitare effetti indesiderati sia a livello esterno ma ancora di più se usata per uso interno. E' stata accertata un'ipersensibilità verso i suoi componenti e controindicazioni in gravidanza e durante l'allattamento; stesso discorso vale per l'assunzione per via interna ma con cautela anche per via esterna, nel caso si assumessero farmaci che possano interferire 

LAVANDA 

Lavandula vera, L.officinalis, L. angustifolia
Si usano le sommità fiorite, utilizzate in fitoterapia per la presenza degli oli essenziali costituiti da linalolo, cineolo, canfora, limonene e, secondo l'habitat : tannini, idrossicumarine, flavonoidi, acido caffeico e derivati.
Questi prinicipi attivi (PA) apportano alcuni benefici come l'azione sedativa, calmante, antinfiammatoria, balsamica, antimicrobica. L'estrazione dell'olio essenziale è l'anima della pianta, avviene attraverso il procedimento per distillazione in corrente a vapore. I suoi oli essenziali apportano maggiori benefici per l'attività antimicrobica derivante dalla presenza del linalolo contenuto, ed ha dimostrato proprietà acaricide, in particolare nei trattamenti delle affezioni cutanee, rosacea, acne, eczemi, punture d'insetti, che ne riduce l'irritazione. Ha proprietà depurative e decongestionanti per la pelle, detossicanti, detergenti, cicatrizzanti. In particolare si utilizza in caso di piaghe e ferite
MALVA

La Malva sylvestris di origine Nordafricana si è diffusa in tutto il Mediterraneo e cresce in ambienti sia urbani che nelle campagne
I suoi costituenti chimici sono:
flavonoidi, tannini, mucillagini, antociani, sali minerali, vitamine A-C-B1. Ha un'azione anti-infiammatoria specialmente per il cavo orale e agisce negli infusi per calmare i fenomeni infiammatori locali. Le sue proprietà lenitive riconosciute specialmente per le mucillagini presenti nei fiori e nelle foglie, agisce come emolliente anche nelle vie urinarie, ma ha anche proprietà lassative ed espettoranti. Gli estratti di malva si ottengono dalle foglie ma anche dai fiori da cui si ricavano, appunto, le mucillagini, che sono costituite in gran parte da ramnosio, antociani, vitamine. Le mucillagini sono in gradi di assorbire molta acqua formando un gel che agisce come protettivo e ammorbidente. L'estratto di malva ha azione idratante, per pelli irritate e sensibili, nei dopo sole, nei colluttori e dentifrici come decongestionante e lenitivo. Fiori e foglie di Malva si utilizzano anche nel trattamento delle ferite. E', altresì, un toccasana nelle problematiche della pelle come irritazioni da orticaria, orzaiolo, dermatite atopica, scottature.
Non ha controindicazioni particolari

(tratto e rivisitato dal web e testi erboristici)

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